Il disastro dietro l’allarme fake news


di Renzo Tondo – Ho già ricordato che la sinistra è in crisi irreversibile, culturale e politica: affermarlo è una fake news? O non è questo del problema delle notizie false e menzognere un tentativo dell’illusionista Renzi per nascondere i disastri del Pd, l’inconsistenza delle sue proposte economiche per uscire dalla crisi, la sconcertante disattenzione al problema migratorio, una politica estera d’accatto, i danni che i renziani del cerchio magico – vedi Serracchiani – continuano a combinare nelle città e nelle regioni? 

Ma la sinistra crede veramente che i cittadini elettori siano tutti incapaci di pensare con la propria testa e non sappiano che il problema delle madri lavoratrici si risolve con una seria programmazione e non con la pelosa carità di quegli 80 euro al mese che nella prima versione hanno contribuito al dissesto delle finanze italiane? Che invece di ridurre con i fatti una tassazione scandalosa che chiunque sia il titolare di  partita Iva ( per la sinistra colpevole d’ogni nequizia )sa essere superiore al 63 per cento giocherella insieme a Maria Elena Boschi tentando di favorire – senza riuscirci, che è tutto dire – la sua corrente con i nuovi collegi elettorali? E lo fa con i tecnici dell’Istat, lo stesso ente che un giorno si e l’altro anche ci rifila le fake news della ripresa economica mentre nasconde i cinque milioni di italiani alla fame?  

Dunque Renzi, che gode del favore della grande stampa italiana e della Rai, aiutato dai fedelissimi Luca Lotti e da Ettore Rosato, vorrebbe farci credere che le sconfitte al referendum di un anno fa e a tutte le elezioni successive, non sarebbero da ascrivere alle sue mancanze ma a qualche ebete che compulsa il web. Fake news? I renziani, eredi di un partito che sulla menzogna ha campato un secolo, mettono le mani avanti, individuando già i colpevoli della loro prossima e definitiva sconfitta: il webete (copyright Enrico Mentana).

 

Renzo Tondo