Costituito il coordinamento Alto Friuli


Autonomia Responsabile si rafforza e in un incontro tenutosi recentemente a Tolmezzo costituisce il coordinamento  dell’ Alto Friuli. “ Un’iniziativa necessaria – commenta il presidente del partito Renzo Tondo –  in un territorio montano che sta conoscendo una crisi epocale e che va sostenuto e incoraggiato forse più delle altre zone regionali.” “E la montagna friulana –aggiunge Albino Faccin nominato coordinatore dell’ Alto Friuli – anche un territorio ricco di potenzialità turistiche che, se valorizzate in modo adeguato, potrebbero dare senz’altro un impulso alla zona, con delle eccellenze che ancora pochi conoscono  ma che potrebbero fare della ristorazione un vero must internazionale, anche grazie alla capacità dei suoi ristoratori.” Il nuovo coordinamento  di Autonomia Responsabile per l’Alto Friuli è composto, oltre che da Faccin, da Giorgio Valent per il Gemonese, da Sergio Buzzi per la Val Canale e da Sergio Spinotti per la Carnia.

All’incontro erano presenti anche  il consigliere regionale Roberto Revelant,  il sindaco di Zuglio Molinari, quello di Chiusaforte Fuccaro, il sindaco e il vicesindaco di Moggio Filaferro e Annalisa Di Lenardo, l’ex primo cittadino  di Paularo Faleschini, l’ex presidente di Udine Gorizia Fiere  Zanirato, l’assessore di Moggio Callegarin, l’ex vicesindaco di Venzone Di Bernardo,  il consigliere comunale di Udine Bosetti. L’incontro  è stato aperto dalla segretaria regionale Giulia Manzan, che ha sottolineato l’attenzione costante di AR alla montagna e alla crisi che la colpisce.  Revelant ha preso  in considerazione varie problematiche che colpiscono in maniera negativa la zona montana tra cui la ormai residuale presenza della forze armate, la sede della Polstrada in procinto di essere spostata, le difficoltà create dall’istituzione delle Uti, che colpiscono soprattutto i comuni più piccoli.

“Conseguenze della crisi lo spopolamento – ha concluso il presidente Tondo – che rischia di aggravare le questioni esistenti. Il nostro impegno avrà per cardini il sostegno alle attività produttive e industriali con iniziative fiscali  che possano agevolare lo sviluppo anche in rapporto alla concorrenza delle nazioni vicine, Austria e Slovenia. Stesso discorso per lo sviluppo del turismo, la tutela dell’ambiente, gli incentivi per le piccole attività commerciali di prossimità assolutamente necessari per trattenere in loco la popolazione. “