Grande successo dell’iniziativa pubblica di Autonomia Responsabile e Direzione Italia: un pubblico numeroso e interessato ha assistito alla nascita di un nuovo centrodestra portato a battesimo da Renzo Tondo e Raffaele Fitto. Un centrodestra raziocinante, fuori dal teatrino della politica e dal giochino vetusto dei ruoli, capace di analizzare in profondità i mali di cui soffre la società italiana e di ipotizzare soluzioni concrete. A fare gli onori di casa il consigliere comunale di Udine Lorenzo Bosetti, il quale ha incentrato il suo discorso sulla necessità di restituire a Udine ruoli vocazioni e quella dignità perdute negli anni funesti della giunta Honsell, gonfia di retorica e scarsa di risultati effettivi, soprattutto sul piano del commercio e dell’economia, per non parlare dell’ordine pubblico e della vivibilità cittadina. La segretaria regionale ha da parte sua fatto un excursus sull’attività del partito di Autonomia responsabile “ un partito – ha detto – che fin dall’inizio ha legato il rilancio della politica attiva affidandosi ai giovani, il cui entusiasmo e la cui concretezza ha portato idee e iniziative in un positivo mix con chi ha più esperienza.” Ha preso la parola quindi Giovanni Barillari, con approfondito esame sui disagi che la riforma sanitaria voluta dalla governatrice Serracchiani ha portato alla cittadinanza del Friuli Venezia Giulia, mentre Giuseppe Sibau, snocciolando cifre e dati, ha esplicitato la beffa dell’accoglienza a tutti costi dei cosidetti migranti, insistendo sull’impossibilità del loro rimpatrio quando necessario. Una bomba a orologeria, la non gestione di questo fenomeno, le cui ripercussioni negative si sentiranno nei prossimi anni. Il presidente Renzo Tondo, dopo aver lodato i giovani di Autonomia Responsabile ha voluto rimarcare i risultati della sua amministrazione regionale, troppe volte dimenticati o trascurati. “ Mi limito – ha detto – a ricordare soltanto tre imprese: la realizzazione dell’autostrada Villesse Gorizia, unica opera pubblica importante degli ultimi anni; il risanamento delle finanze regionali con l’annullamento del debito; la riduzione drastica del numero dei consiglieri regionali. Non mi piace la polemica sterile, ma la governatrice Serracchiani con le riforme della sanità e il pastrocchio delle Uti non invece ha realizzato che guai, cui toccherà mettere mano nei prossimi anni.” Ha chiuso gli interventi il presidente di Direzione Italia Raffaele Fitto, il quale ha parlato del “il partito che non c’è” ovvero un partito di centrodestra che sappia realmente dare delle risposte concrete alle urgenze, spesso tragiche, degli italiani. “Quel partito lo stiamo costruendo noi – ha detto Fitto – insieme a forze con cui ci identifichiamo senza problemi, in una sorta di affinità elettiva, come Autonomia Responsabile e con il suo presidente Renzo Tondo, cui ci lega un’antica e salda amicizia. Stiamo costruendo un nuovo centrodestra che ha anche il coraggio di fare autocritica sul passato in cui molte occasioni a portata di mano sono state fallite – pensiamo soltanto al sogno della “rivoluzione liberale” – attraverso un’autocritica seria , ma soprattutto attraverso una nuova comprensione del presente riuscirà a candidarsi per assumere le redini di un Paese che la sinistra ha portato sull’orlo dell’abisso. Un partito, come quello che stiamo costruendo che non abbia paura di dire la verità e di prendere quelle decisioni non dettate dall’ideologia o dall’appartenenza ma dalla seria volontà di risolvere i problemi. Direzione Italia, in friuli Venezia Giulia insieme a Autonomia responsabile rappresenta la vera novità, che si confronta con gli altri partiti di centrodestra per la costruzione di una nuova Italia, e di un’Europa finalmente vicina ai suoi cittadini e capace di avere un ruolo determinante nel mondo globalizzato.”