“La proposta avanzata sulla sospensione temporanea del bonus carburanti ha prodotto reazioni, ma non si può continuare a far finta di niente. Con la mozione si è voluto proprio portare alla luce questa situazione in modo da affrontarla approfonditamente. L’Europa ha già avanzato la procedura d’infrazione alla nostra regione e potrebbe da un giorno all’altro toglierci definitivamente il contributo carburanti. Vogliamo aspettare quel momento o cerchiamo di anticipare e costruire una soluzione?” Ad intervenire è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile, Roberto Revelant che assieme al collega Colautti (NCD) è tra i firmatari della mozione sulla sospensione del bonus carburanti.“C’è stato qualche mio collega consigliere che, alla richiesta di aderire alla nostra proposta, mi ha domandato quali ricadute in termini di preferenze elettorali avrebbe avuto sostenendoci. L’ho semplicemente mandato a quel paese! E’ ora di finirla di prendere in giro la gente. Quel bonus nulla ha a che vedere con la prima ipotesi che ci è già stata bocciata dall’Europa e che prevedeva 4 fasce ponderate rispetto alla distanza dai confini, perché ricordiamo il bonus carburanti non nasce come sostegno al reddito, bensì per far fronte alla concorrenza sui prezzi che Slovenia ed Austria praticano quotidianamente.”“L’attuale bonus prevede invece che non vi sia differenza tra chi vive a 500 metri dal confine rispetto a chi vive a 70 km, non c’è differenza da chi ha un reddito di 100.000 € annui o chi sia disoccupato. Ed il contributo per assurdo aumenta con il diminuire della necessità, perché più aumenta il prezzo della benzina meno incide il contributo. Per non parlare poi dell’anomala differenza di prezzo che c’è tra il maggior costo alla pompa già nel pordenonese rispetto al vicino Veneto, non sarà che il contributo più che i cittadini se lo stiano prendendo altri?”.“Se poi andiamo a vedere i dati economici questi sono ancor più impietosi dove il 60-65% delle risorse viene distribuito a chi mai andrebbe a fare il pieno fuori confine perché troppo distante e non conveniente, e non stiamo parlando di briciole, ma di ben 30.000.000 €, che se destinati per esempio all’edilizia genererebbero un effetto leva movimentando fino a 100.000.000 €, rilanciando l’economia e dell’occupazione.-Vogliamo iniziare a ragionare su questi numeri o vogliamo continuare a fare le stesse cose perché si son sempre fatte?“In alto Adige ed in Lombardia il bonus benzina viene erogato a chi vive in prossimità dei confini e credo che sia la strada da percorrere così come credo che il vero strumento che dobbiamo inserire nelle nostre aree in difficoltà, in particolare quelle montante, sia una fiscalità di vantaggio, o degli incentivi, perché questa è la vera risposta ad un costo della vita oramai insostenibile, ed è su questo che vogliamo si inizi finalmente a discutere.”
Riferimenti Stampa:
Il Messaggero Veneto (11 febbraio)