Massimo rispetto per tutte le culture e religioni, ma il nostro percorso antropologico non può essere messo in discussione per non suscitare eventuali malumori o scontenti per coloro che hanno radici diverse dalle nostre.
Purtroppo, con l’avvicinarsi delle feste natalizie e cristiane, iniziano le polemiche sui crocifissi nelle scuole e per le recite di fine anno a carattere religioso e come ogni anno non mancano mai coloro che vorrebbe vedere annullato il nostro retaggio legato alla tradizione.
Per quanto mi riguarda, sempre rispettando il culto altrui, le nostre origini con cui siamo nati e cresciuti hanno la priorità e vanno valorizzate!
A sottolinearlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.
Perché dover tenere un profilo basso sulla nostra cultura e sulle nostre tradizioni?
In questi giorni gli esempi negativi (troppi in ambito scolastico) non sono mancati, è successo a Brazzano, poi in provincia di Treviso, ma sono sicuro che di esempi simili c’è ne sono stati molti altri, soltanto che non sono arrivati all’attenzione dei media.
Siamo arrivati al paradosso – evidenzia Oreti – sminuire festeggiamenti per noi importanti per paura di infastidire chi ha tradizioni diverse dalle nostre, quasi per non voler “disturbare”.
A volte, queste fobie sono addirittura immotivate visto che non trovano nemmeno giustificazioni perché avvengono senza che si verifichino lamentele da parte chi ha origini e storie lontane dalle nostre e questo la deve dire lunga su quando la nostra cultura sta lasciando miseramente il passo alla paura di mettere in rilievo “chi siamo” e da “dove veniamo”.
Auspico che esempi simili non avvengano mai a Gorizia e nella sua provincia!
Chi ha origini diverse dalle nostre – termina Oreti – non dovrebbe minimamente essere infastidito dalle nostre tradizioni anche perché se fosse così verrebbe meno quel senso di integrazione e rispetto per la nostra cultura che hanno deciso di condividere vivendo nel nostro bel paese.