di Renzo Tondo – Perdonate quella che può sembrare presunzione, ma credo che chi soprattutto chi ricopre ruoli di prestigio e di comando debba fare attenzione a ciò che dice. Ho stigmatizzato nei giorni scorsi le parole del sindaco Honsell che paragonava l’apertura dei centri commerciali nei giorni festivi al nazifascismo. Una sciocchezza, tra l’altro offensiva per chi dalla dittatura è stato colpito, tormentato, ucciso. E credo di avere il diritto oggi civile, se non altro come italiano di contraddire Papa Bergoglio, che ha offeso gravemente il nostro Paese paragonando a “lager” i centri di accoglienza per migranti. Il Papa fa uso improprio del linguaggio e mira probabilmente a sollevare l’indignazione del popolo del web, che di questi paragoni assurdi si ciba avidamente. Ma come? Un’ Italia che si fa in quattro per salvare i naufraghi, le donne e i bambini nell’indifferenza di molti altri paesi europei è forse un’Italia paragonabile alla Germania di Hitler o alla Russia di Stalin? E’ incredibile – e triste – constatare come il Pensiero Unico stia attanagliando a coloro che per la loro carica, per il loro prestigio dovrebbero evitare l’uso improprio del linguaggio. Bergoglio non è nuovo a queste performance, molto new age, molto engagé, che fanno gridare di gioia i radical chic tifosi delle dittature gauchiste dell’America Latina oppure i “modernisti” targati cinquestelle che trovano nelle sue affermazioni apodittiche molte analogie con le assurdità che troviamo scritte in “Gaia”, la Bibbia di Casaleggio.
Renzo Tondo
