di Fabrizio Oreti – Ormai manca pochissimo e, finalmente, domenica prossima a Gorizia si voterà per il ballottaggio. Più si avvicina la data del 25 giugno e più la sinistra è in ansia per la sonora sconfitta che gli riserveranno i cittadini. Una paura palpabile che si percepisce dalle uscite che giornalmente riescono a mettere in capo. L’ultima affermazione giunge dal segretario provinciale del PD, Marco Rossi che spara a zero sulla città e sugli ultimi mandati di centro destra. Penso che il suo sfogo si commenti da solo perché da come descrive Gorizia, la equipara ad un paese del terzo mondo.
Fortunatamente i cittadini sanno valutare e possono toccare con mano l’oculatezza e la responsabilità messe in campo in questi anni dalla nostra amministrazione. Capisco che strumentalizzare sul nulla ormai è l’unica arma che hanno ma negare l’evidenza è solo segno di una invidia politica legata ai risultati che non riesce e non riescono a colmare. Trovo inoltre importante sottolineare che i cittadini che domenica prossima voteranno per Collini automaticamente voteranno la presidente Serracchiani e vista la spoliazione messa in campo dalla giunta regionale a guida Pd non ho dubbi su come si esprimerà la città.
Invece di voler nascondere il successo degli obiettivi raggiunti dal centro destra invito Marco Rossi a spiegare ai cittadini cosa rimane del governo Serracchiani che lui ed il candidato Sindaco Collini rappresentano a Gorizia. Se non lo vogliono ricordare li aiuto io: più migranti economici, nessun posto di lavoro in più, meno sanità con nel mezzo tagli alla cultura vedasi i musei cittadini, svenduti dalla provincia e dalla regione a Monfalcone e ora gestiti da Trieste. Questo biglietto da vista che la sinistra si porta dietro sarà determinante domenica perché i cittadini non dimenticano.
Fabrizio Oreti